La Fondazione Torino é l’unica scuola in Minas Gerais che possiede uno dei più grandi Fab Lab dell’America Latina.
La Scuola Internazionale investe nell’innovazione per un insegnamento globale e collaborativo.
La cultura maker è diventata un concetto diffuso negli ultimi anni. Celebra la mentalità del “fai da te”, incoraggiando le persone a creare, modificare e trasformare la propria realtà attraverso la prototipazione di prodotti e progetti, combinando le competenze personali con la tecnologia disponibile. La cultura del DIY (Do It Yourself) è stata riconfigurata dalla tecnologia informatica, sempre più accessibile, sia in termini di apparecchiature digitali che di linguaggi di programmazione, sempre più intuitivi e disponibili per gli specialisti di questa scienza e non solo. La connettività ha inoltre favorito la possibilità di una maggiore condivisione dei dati. Da questa nuova configurazione si è materializzato il Fab Lab, uno spazio in cui le persone che hanno adottato il concetto di maker possono riunirsi, accedere a tecnologie e attrezzature digitali all’avanguardia, condividere idee e collaborare contemporaneamente a vari progetti. Componente dell’estensione didattica creata presso il Center of Bits and Atoms del MIT negli Stati Uniti, il Fab Lab offre un ambiente in cui l’apprendimento è orientato sulla base di progetti e si rivolge al pubblico, con un’attenzione particolare alla sperimentazione, alla considerazione di errori e successi e, a partire da questa esperienza di intense trasformazioni, alla creazione di prototipi per possibili soluzioni ai problemi osservati.
Consapevole dei movimenti del mondo e di come tradurli nell’universo pedagogico, la Fondazione Torino, Scuola Internazionale situata a Nova Lima, Minas Gerais, offre agli studenti l’opportunità di sperimentare un universo maker in modo integrato alle attività curriculari. Installato nell’istituto dal 2018, il Fab Lab Leonardo da Vinci è l’unico Fab Lab in una scuola di Minas Gerais e uno dei più grandi in una scuola dell’America Latina, e fa parte della vita quotidiana degli studenti di tutti i gradi, dalla Materna alla Superiore.
Carolina Marini, coordinatrice del Fab Lab Leonardo da Vinci , afferma che ci sono diversi requisiti da soddisfare affinché uno spazio maker diventi un Fab Lab. “Per essere accreditati dall’ente che certifica gli spazi maker, dobbiamo seguire alcuni princìpi. Uno di questi, secondo la Fab Foundation, è disporre di un inventario di macchine , strumenti elettronici e creativi di livello industriale, che incorporino software open source suggeriti dai ricercatori del Center of Bits and Atoms del MIT. La cosa più importante che fa di uno spazio maker un Fab Lab accreditato è il networking e la condivisione di progetti e conoscenze”, spiega Carolina. Lo scambio di conoscenze e scoperte è uno dei pilastri del Fab Lab, il cui concetto è nato dal desiderio di far entrare la società nello spazio della ricerca e della tecnologia.
Il concetto è ispirato a Leonardo da Vinci, patrono del nostro Fab Lab. La Città di Leo comprende una molteplicità di talenti, è interdisciplinare, creativa, tecnologicamente avanzata, artistica e molto innovativa. Gli studenti sono invitati a pensare al futuro, sul modello di quanto fatto in passato dal geniale artista.
Il programma coinvolgerà gli studenti della Scuola Media (II e III) e Superiore (tutti gli anni). Ogni nuovo anno scolastico, La Città di Leo ospiterà nuovi progetti, che saranno sviluppati nel nostro Fab Lab. I progetti saranno incentrati sullo sviluppo sostenibile delle città, sulla base della scelta di uno o tre SDG (Sustainable Development Goals) delle Nazioni Unite, e saranno sviluppati in collaborazione con altre Fab City.
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Il sigillo di approvazione della rete globale può essere
verificato tramite il link sottostante:
https://www.fablabs.io/labs/leonardodavincifablab